Gli assistenti vocali e l’ascolto umano da parte delle aziende: come tutelarsi?

[vc_row css=”.vc_custom_1576931090160{padding: 7% !important;}”][vc_column][vc_column_text]Un articolo di Bloomberg  racconta come Ruthy Hope Slatis non poteva credere a quello che sentiva dopo essere stata assunta da un’agenzia di lavoro temporaneo fuori Boston per un vago lavoro: trascrivere file audio per Amazon.com Inc.

Per 12 dollari l’ora, lei e i suoi colleghi appaltatori, o “data associates”, ascoltavano frammenti di conversazioni casuali e annotavano ogni parola sui loro portatili.

Amazon diceva solo che il lavoro era fondamentale per un prodotto top-secret per il riconoscimento dei discorsi. Le clip includevano registrazioni di momenti intimi all’interno delle case delle persone.

Questo è avvenuto nell’autunno del 2014, proprio nel periodo in cui Amazon ha presentato l’altoparlante Echo con Alexa, il suo software di assistenza virtuale ad attivazione vocale.

Amazon ha presentato Alexa come un miracolo di intelligenza artificiale nella sua prima pubblicità di Echo, in cui una famiglia chiedeva e riceveva aggiornamenti sulle novità, risposte a domande banali e aiuto per i compiti dei bambini. Ma Slatis cominciò presto a capire fino a che punto ci fossero degli esseri umani dietro la magia robotica che vedeva nella pubblicità. “Oh mio Dio, è a questo che sto lavorando”, ricorda di aver pensato. Amazon stava catturando ogni comando vocale nel cloud e si affidava ad associati come lei per addestrare il sistema. Slatis pensò per prima cosa di aver ascoltato dei tester a pagamento che avevano offerto i loro schemi vocali in cambio di qualche dollaro. Si rese conto che non era così.

Le registrazioni che lei e i suoi colleghi stavano ascoltando erano spesso intense ed imbarazzanti. E mentre il programma di trascrizione cresceva insieme alla popolarità di Alexa, crescevano anche le informazioni private rivelate nelle registrazioni.

Altri appaltatori ricordano di aver sentito bambini che condividevano l’indirizzo di casa e il numero di telefono, un uomo che cercava di ordinare giocattoli sessuali, un ospite della cena che si chiedeva ad alta voce se Amazon li stesse spiando proprio in quell’istante.

Nei cinque anni trascorsi da quando questa persona assunta per appuntare le registrazioni, un quarto degli americani ha acquistato dispositivi “smart speaker” come l’Echo, Google Home e Apple HomePod.

Ad oggi si sta scatenando una guerra tra le più grandi aziende del mondo  per tessere molto più in profondità nella vita delle persone dispositivi come Alexa, Siri di Apple, Google Assistant di Alphabet, Cortana di Microsoft e l’equivalente servizio di Facebook.

I microfoni sono incorporati nei telefoni, negli smartwatch, nelle TV, nei frigoriferi, nei SUV e in tutto ciò che sta in mezzo. La società di consulenza Juniper Research Ltd. stima che entro il 2023 il mercato globale annuale degli altoparlanti intelligenti raggiungerà gli 11 miliardi di dollari, e ci saranno circa 7,4 miliardi di dispositivi a controllo vocale in natura. Si tratta di circa uno per ogni persona sulla Terra.

 

Come limitare quindi l’ascolto umano in Siri e Alexa?

L’assistente vocale di Google

Google al momento si è limitato a bloccare l’ascolto umano delle conversazioni fatte con il suo assistente vocale. Tuttavia pochi sanno che accedento nelle impostazioni del proprio account Google, è possibile verificare quali informazioni vengono salvate: dalla cronologia delle posizioni gps fino alle registrazioni delle vostre richieste all’assistenze vocale.

Da questa pagina infatti: https://myactivity.google.com potrete scoprire tutte le azioni compiute con il vostro dispositivo android e perfino riascoltare le vostre richieste all’assistente vocale Google. Allo stesso modo è possibile cancellare tali contenuti.

 

L’assistente vocale Alexa di Amazon

Amazon con il suo assistente vocale Alexa registra allo stesso modo tutte le interrogazioni fatte al dispositivo.

Per evitare l’ascolto umano delle conversazioni dall’applicazione, andando in Impostazioni-> Privacy Alexa -> abilitare «Elimina automaticamente le registrazioni», eliminare la cronologia nella sezione Gestisci cronologia (che come Google permette di riascoltare le vostre conversazioni fatte con Alexa).

La cosa più importante è quella di disabilitare sia la funzione «Usa le registrazioni per migliorare i Servizi…» che la funzione «utilizza i messaggi per migliorare le trascrizioni». 

 

L’assistente Siri di Apple

Per tutelarsi con l’assistente vocale Siri da Impostazioni cercate Privacy e la voce Analisi e Miglioramenti. Da questa schermata togliere la spunta alla voce Migliora Siri e Dettatura. Per cancellare le registrazioni delle conversazioni da Impostazioni, cercare la voce Siri e ricerca e poi Cronologia di Siri e dettatura.

 

L’assistente Cortana di Microsoft

Microsoft non tutela l’ascolto in tre documenti distinti: Informativa sulla privacy, Dati vocali nel dashboard per la privacy e Cortana e privacy.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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