Detenzione penale: i diritti sono rispettati?

[vc_row css=”.vc_custom_1576050904467{padding: 7% !important;}”][vc_column][vc_column_text]Secondo una nuova relazione dell’Agenzia per i diritti fondamentali (FRA), ilsovraffollamento, le cattive condizioni igienico-sanitarie e il tempo limitatotrascorso fuori dalle celle del carcere violano i diritti dei detenuti e ne pregiudicanoil reinserimento. Le conclusioni e la banca dati di supporto aiuteranno giudici eavvocati a valutare le carenze delle condizioni carcerarie al momento di prenderedecisioni sui casi transfrontalieri.

“Le norme carcerarie internazionali e dell’UE sono chiare: i detenuti devono essere trattati con dignità”, afferma il direttore della FRA Michael O’Flaherty. “I detenuti spesso si trovano ad affrontare condizioni degradanti durante la prigionia. Gli Stati membri dell’UE devono garantire condizioni di detenzione rispettose per migliorare le possibilità di reinserimento dei detenuti”.

La relazione “Criminal detention conditions in the European Union: rules and reality“” [Condizioni di detenzione penale nell’Unione europea: norme e realtà] delinea alcune norme minime selezionate a livello internazionale ed europeo e il modo in cui queste si traducono in leggi nazionali. Mostra anche come tali norme si applicano nella pratica, concentrandosi sugli aspetti illustrati di seguito :

  • Dimensioni della cella: il sovraffollamento porta spesso ad avere a disposizione meno di 3m2 di spazio a detenuto, in violazione del minimo raccomandato di 4m2.
  • Tempo trascorso fuori: gli Stati membri non sempre prevedono regole sul tempo che i detenuti di lungo periodo possono trascorrere al di fuori della loro cella. A volte trascorrono un’ora al giorno fuori dalla loro cella, un tempo insufficiente soprattutto nelle carceri sovraffollate.
  • Servizi igienico-sanitari: le carceri sporche con accesso limitato ai servizi igienici violano le leggi internazionali e nazionali, nonostante le condizioni stiano lentamente migliorando.
  • Assistenza sanitaria: sebbene i detenuti dovrebbero beneficiare dello stesso livello di assistenza sanitaria della popolazione generale, le carenze di personale spesso causano ritardi. Inoltre, mentre si sottopongono a esami e visite mediche non viene rispettata la loro privacy.
  • Violenza: le lotte, le violenze sessuali e il bullismo sono comuni in molti Stati membri, malgrado l’obbligo per questi ultimi di proteggere i detenuti sotto la loro custodia.

I risultati guideranno i giudici e altri operatori del diritto a valutare se i detenuti siano a rischio di subire trattamenti inumani e degradanti, in violazione dei loro diritti fondamentali.
Tale valutazione è particolarmente utile in materia di decisioni su casi transfrontalieri, ad esempio quando gli Stati membri emettono un Mandato d’arresto europeo. La nuova banca dati online sulla detenzione penale della FRA completa la relazione. Contiene norme nazionali, leggi e relazioni di monitoraggio sulle condizioni di detenzione provenienti da tutta l’UE.

La FRA ha utilizzato le relazioni degli organismi nazionali di controllo e interviste di ricerche precedenti per illustrare in che modo le condizioni di detenzione variano da uno Stato membro all’altro.
La Commissione europea ha chiesto alla FRA di raccogliere informazioni sulle condizioni carcerarie e il relativo monitoraggio in tutti gli Stati membri dell’UE, per fornire assistenza alle autorità giudiziarie nell’adozione di decisioni in merito al trasferimento di detenuti in un altro Stato membro dell’UE.

Fonte

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