Sanzioni più severe contro reati che danneggiano le finanze europee: le responabilità delle imprese

[vc_row css=”.vc_custom_1579693703824{padding: 7% !important;}”][vc_column][vc_column_text]Lo schema di dlgs di attuazione della direttiva Ue 2017/1371 (Direttiva Pif, Protezione interessi finanziari), relativa alla lotta contro la frode che lede gli interessi finanziari dell’Ue mediante il diritto penale attesa a breve in consiglio dei ministri,  aumenta le sanzione per chi si appropria di soldi comunitari, punisce il tentativo di reati tributari con conseguente danneggiamento degli interessi finanziari unionali ed estende la responsabilità amministrativa delle imprese per reati contro le finanze europee.

Il legislatore italiano è intervenuto su gruppi di reati:

  • condotte di appropriazione o distrazione indebita di fondi comunitari;
  • illeciti Iva commessi in sistemi fraudolenti transfrontalieri, con danno superiore a 10 milioni di euro;
  • illeciti contro la pubblica amministrazione, sempre con conseguente lesione o pericolo per gli interessi finanziari dell’Ue;
  • riciclaggio con lesione degli interessi finanziari Ue.

Il provvedimento integra le norme penali sul peculato, sulla indebita percezione di erogazioni e sulla induzione a dare o promettere utilità.

Per questo è previsto un aumento della pena edittale massima fino a quattro anni di reclusione. L’integrazione dei singoli articoli si compone anche dell’indicazione della destinazione della condotta alla offesa di interessi finanziari dell’Unione europea e la soglia di danno o profitto superiore a 100 mila euro.

Viene estesa la punibilità della corruzione dei pubblici uffici e incaricati di pubblico servizio di stati extra Ue, quando i fatti ledono o mettono in pericolo gli interessi finanziari Ue.

Reati tributari

Il provvedimento interviene sui reati tributari (legge 74/2000) con l’introduzione dela punibilità a titolo di tentativo, quando gli atti diretti a commettere reati tributari sono compiuti anche nel territorio di un altri stati Ue al fine di evadere l’Iva per un valore complessivo non inferiore a 10 milioni di euro.

Viene aggiunto inoltre un’aggravante ai delitti di contrabbando se l’ammontare dei diritti di confine dovuti sia superiore a 100 mila euro.

La tutela degli interessi finanziari ha reso necessario il ripristino delle sanzioni penali per alcuni reati punti solo con pena pecuniaria, limitando la nuova criminalizzazione ai reati rispetto ai quali i diritti di confine dovuti sono superiori alla soglia di 10 mila euro.

Responsabilità delle imprese

Si interviene anche sulla responsabilità amministrativa delle imprese, includendo, tra i reati presupposto ex dlgs 231, il delitto di frode nelle pubblica amministrazione e il reato di frode in agricoltura.

Esteso anche il panorama dei delitti contro la pubblica amministrazione. includendo il peculato e l’abuso di ufficio.

Quanto alle ricadute dei reati tributari, prevista la responsabilità degli enti (con la soglia dei 10 mln e la commissione transfrontaliera) per i delitti di dichiarazione infedele, di omessa dichiarazione e di indebita compensazione. Stessa estensione della responsabilità ai reati di contrabbando.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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